Il 1 aprile 2022 si avvicina. Nessun “pesce” (si spera!), ma una data molto attesa da tutti. È il primo giorno del post-emergenza. Il Covid-19 c’è ancora, ma fa meno paura: si può (si deve) tornare a vivere e lavorare meglio.
Dalle narrazioni si passa alle azioni. Dalla teoria ci si tuffa nella realtà: #smartworking, #lavoroibrido, #newnormal ci attendono. Tre concetti che ci hanno guidato sin qui, tra le utopie dei “guru” e la necessità di disegnare nuove organizzazioni.
Sono sfide ingaggianti, ma con molti dilemmi. Come sempre.
C’è però una certezza: le Persone contano di più. Contano di più i loro desideri, le loro necessità. Conta di più ascoltarle, farle partecipare al lavoro e all’innovazione che ci attende, altrimenti questa sarà tale solo in parte. Non basta la tecnologia a cambiare le aziende.
Se le Persone contano di più, anche il #welfareaziendale è più importante. Ecco perché tutte le politiche di engagement sono oggetto di ripensamento, anche in vista della nuova “ibridazione” del lavoro tra prestazioni rese “in presenza” e “in remoto”. In discussione, nelle aziende più avvedute, ci sono anche gli approcci sin qui adottati nella definizione dei Piani di WA.
Il WA standardizzato dalle piattaforme in stile e-commerce non regge più e lo stesso significato di “diversità” e “inclusione” si è fatto più ampio, meno clusterizzato: in una parola più personale.
Il WA, per essere “inclusivo” deve tenere conto di questo caleidoscopio di condizioni e di necessità e i beneficiari delle iniziative devono essere maggiormente considerati nelle loro individualità, personali e familiari.
Lo sforzo cui sono chiamati HR Manager e Provider è allora quello di progettare in maniera “sartoriale” il menu dei servizi, (ri)ascoltando le Persone per dare nuova efficacia ai programmi di benessere organizzativo. Molte aziende l’hanno già fatto, tante ancora no.
La lezione appresa è davanti agli occhi di tutti: occorre sviluppare la capacità di intercettare i bisogni, prima che questi si trasformino in urgenze (se non in emergenze). Questo devono saper fare le politiche di WA più attente, più efficienti, più “generative” (anche sul piano del valore aggiunto prodotto per l’azienda).
Siamo orgogliosi di aver accompagnato i nostri clienti lungo questi percorsi che hanno posto le basi per la riprogettazione dei Piani di WA, irrobustendoli nel loro valore sociale ed al contempo dotandoli di una capacità di risposta più efficace, più condivisa e maggiormente rispettosa delle reali necessità dei lavoratori.
Per scoprire come far evolvere il WA della tua impresa scrivi a: WelfareInsight@welfare4you.it
Il prossimo #WelfareInsight lo troverai qui il 11 aprile 2022
Per rileggere i nostri post precedenti: https://www.welfare4you.it/blog/